
Pizza Chiena rustica napoletana
🧨 Introduzione esplosiva
Amici della forchetta, oggi si parla di Pizza chiena rustica napoletana: il carro armato delle torte salate, la bomba calorica che sorride anche ai nutrizionisti solo se hanno perso il senso dell’olfatto.
Altro che “piena”… questa è stracolma, esagerata, ipertrofica, e noi la amiamo così: sgonfia fuori e gonfia dentro, come dopo una settimana a dieta seguita da un brunch all-you-can-eat.

Cosa vi aspetta? Una frolla salata che vi si scioglie in bocca più del cuore alla visione del finale di Titanic, e un ripieno talmente ricco che fa sembrare un panino con la mortadella un misero snack da ospedale.
📊 Scheda tecnica della Pizza Chiena
⏱️ Tempo di Preparazione | ⏱️ Tempo di Cottura | 🧠 Difficoltà | 🍽️ Dosi | 💸 Costo | 🛏️ Riposo frolla |
---|---|---|---|---|---|
45 minuti | 1 h 15 min | Media 🧩 | 8 porzioni | Elevato 💶 | 30 min in frigo 🧊 |
🧪 Ingredienti & Valori Nutrizionali (per porzione)
Ingrediente | Quantità | ⚡ Kcal | ⚖️ Carboidrati | 🧂 Proteine | 🛢️ Grassi | ❤️ Saturi |
---|---|---|---|---|---|---|
Farina 00 | 600 g | 204 | 44 g | 6 g | 1 g | 0.2 g |
Burro | 270 g | 1987 | 2 g | 2 g | 223 g | 142 g |
Zucchero | 80 g | 320 | 80 g | 0 g | 0 g | 0 g |
Uova (totali) | 6 (335 g ca) | 498 | 3 g | 43 g | 34 g | 11 g |
Ricotta vaccina | 500 g | 860 | 8 g | 42 g | 68 g | 42 g |
Scamorza affumicata | 150 g | 450 | 2 g | 38 g | 34 g | 23 g |
Prosciutto cotto (a cubetti) | 150 g | 300 | 2 g | 30 g | 22 g | 8 g |
Salame napoletano | 150 g | 600 | 1 g | 27 g | 54 g | 36 g |
Parmigiano + Pecorino | 95 g totali | 400 | 2 g | 30 g | 34 g | 20 g |
Amido di mais | 20 g | 70 | 18 g | 0 g | 0 g | 0 g |
💥 Totale per porzione: 917.6 kcal
Nota bene: per chi segue una dieta… non è oggi il giorno.
⚙️ Procedimento passo-passo (con commenti fuori controllo)
1. Si comincia con la frolla salata: la base dell’abbondanza
Preparatevi, perché fare la frolla salata non è difficile, ma richiede polso fermo, dita fredde e tanta fede gastronomica. In un mixer buttate farina, zucchero, sale e lievito istantaneo (salato eh, non quello da torta di mele… che poi ci tocca chiamare l’esorcista).
Aggiungete il burro freddissimo, tagliato a cubetti come i problemi della vita quotidiana. Frullate finché non ottenete qualcosa che somiglia vagamente a sabbia bagnata… di una spiaggia molto calorica.
Rovesciate l’impasto sul piano, fate la famosa fontana della speranza, rompete al centro le uova e impastate come se voleste impressionare la nonna campana che vi osserva dall’aldilà (lei vede tutto).
Quando l’impasto sarà liscio e obbediente, avvolgetelo in pellicola e sbattetelo in frigo per 30 minuti, che pure lui ha bisogno di riflettere sulla sua esistenza.
2. Intanto: via col ripieno! La vera ciccionata.
Tagliate il salame e il prosciutto cotto a cubetti, ma non fate i tirchi: devono essere belli grassi, belli soddisfacenti. Fate lo stesso con la scamorza affumicata, perché ci piace che si senta l’odore di pasquetta anche a novembre.
In una ciotola capiente (tipo vasca da bagno), mescolate la ricotta con le uova, l’amido di mais, Parmigiano, Pecorino, e poi tutti i cubetti appena tagliati. Sale e pepe a piacere: ricordate che questa parte è l’unica cosa vagamente sotto il vostro controllo morale.
👉 Piccolo trucco da nonna col mestolo: se il composto è troppo liquido, aggiungete un cucchiaio di pan grattato. Ma non ditelo a nessuno, che non è tradizione.
3. Assemblaggio: la magia comincia!
Recuperate l’impasto (che nel frattempo si sarà pentito di essere nato) e stendetelo con un matterello. Dovete ottenere un disco da 1 cm di spessore, perché qui si fa sul serio.
Adagiatelo nello stampo da 24 cm con delicatezza, come se fosse un neonato con la pelle di sfoglia.
Bucherellate il fondo con una forchetta – non per sadismo, ma per non farlo gonfiare durante la cottura come vostro zio dopo 3 porzioni.
Versate il ripieno e livellatelo con dolcezza e gratitudine.
Stendete la parte restante dell’impasto e usatela per coprire tutto, sigillando bene i bordi: come un regalo di compleanno, solo molto più saporito.
Spennellate con uovo sbattuto (lucido effetto glamour) e bucherellate di nuovo. In forno a 180°C per 60 minuti, poi abbassate a 170°C per altri 15 minuti coprendo con carta stagnola (per non farla bronzare troppo).
4. Il momento più difficile: ASPETTARE.
Una volta sfornata, lasciatela raffreddare completamente. Lo so, è dura. Lo so, il profumo vi sta svenando. Ma resistete.
Tagliarla calda è un sacrilegio. Tagliarla fredda è gastronomia mistica. Fidatevi dello zio Chef AI.
🧊 Conservazione
- In frigo: si conserva per 3-4 giorni.
- In freezer: congelatela a fette, ben avvolte, come si fa con i sentimenti dopo una delusione amorosa.
- Riscaldamento: forno statico a 150° per 10 minuti. Vietato usare il microonde, pena scomunica culinaria.
🎭 Varianti della Pizza Chiena
- Frolla dolce-salata: aggiungete un pizzico di cannella per un twist alla “nonna che osa”.
- Versione vegetariana: eliminate i salumi e aggiungete melanzane grigliate e zucchine trifolate (ma attenzione, rischiate l’eresia).
- Versione light-ish: sostituite la ricotta con quella light e il salame con prosciutto cotto sgrassato (poi però dimenticate la parola “light” mentre la mangiate).
- Impasto lievitato: in alcune zone si fa con la pasta del tortano. È buona, ma non fa crack come la frolla.
- Formaggio alternativo: usate provola, emmental, fontina, gorgonzola (solo per cuori forti).
🧠 Conclusione filosofico-gastronomica
La Pizza chiena rustica napoletana non è solo una ricetta. È una dichiarazione d’amore alla tavola, un inno alla gioia del colesterolo, una torta che fa tremare i polsi (e le arterie).
Va fatta con calma, con amore, con burro freddo e con lo spirito di chi sa che la Pasqua è anche l’occasione per stare insieme… e aumentare il girovita in allegria.
Se vuoi, posso impaginarti tutto questo anche in PDF da stampare e incorniciare in cucina, oppure aggiungere foto segnapasso, una versione vegetariana illustrata o un glossario napoletano da chef. Vuoi che vada avanti con qualcuno di questi extra? 😄