Graffe fritte: Un peccato di gola goloso

Presentazione

Avete mai avuto la sensazione di aver bisogno di un abbraccio fritto? Ecco, le graffe fritte sono esattamente questo. Queste soffici ciambelle napoletane vi coccolano meglio di una nonna partenopea con grembiule e mestolo. Sì, sono fritte. Sì, sono zuccherate. Sì, vi faranno sentire in colpa dopo il terzo morso. Ma chi siamo noi per giudicare?

Perfette per il Carnevale (o per qualsiasi giorno in cui vi sentite moralmente giustificati a ignorare la bilancia), le graffe sono un classico della pasticceria italiana. E no, non ci interessa sapere se siete “a dieta”. Se siete qui, volete la ricetta. E noi ve la diamo, con tanto di dati tecnici per fingere che tutto ciò sia scientifico.

Tabella Tecnica

Ingredienti (per 20 pezzi di pura gioia calorica)

Valori Nutrizionali (per porzione, ovvero: il motivo per cui non dovreste contarle)

Preparazione: Seguite il Processo con Fede

1. Lessate le patate finché non sono così morbide da implorare pietà. Schiacciatele e fatele raffreddare.
2. Preparate il lievitino, che è tipo un “prequel” dell’impasto vero e proprio. Mescolate farina, lievito e latte. Lasciate riposare un’ora. Resistete alla tentazione di guardarlo ogni 30 secondi.
3. Impasto time! Unite farine, miele, zucchero, patate e scorza di limone. Aggiungete le uova, poi il lievitino, e infine il burro. Impastate fino a ottenere un composto elastico, come la vostra voglia di non sentirvi in colpa.
4. Lievitazione atto primo. Mettete a riposare l’impasto per due ore. Fate finta di essere impegnati mentre aspettate.
5. Formate le ciambelle. Tagliate l’impasto in pezzi, create palline, bucate il centro (senza troppe domande) e lasciatele lievitare ancora un’ora.
6. Frittura! Scaldate l’olio e immergete le graffe con delicatezza. Dovranno dorarsi come al tramonto perfetto su una spiaggia di Napoli.
7. Zucchero time. Appena scolate, rotolatele nello zucchero. La parte più soddisfacente della giornata.
8. Divoratele. Preferibilmente senza testimoni, per evitare sguardi giudicanti.

Varianti per Ribelli

• Versione agrumata: aggiungete scorza d’arancia per un profumo ancora più intenso.
• Versione cannella: mescolate un po’ di cannella nello zucchero finale.
• Versione ripiena: fate un piccolo taglio e infilateci dentro della crema pasticcera (o Nutella, ma nessuno vi giudicherà).
• Versione light: no, scherzavo. Fritte devono essere e fritte rimangono.

Conservazione

Le graffe danno il meglio di sé appena fatte. Dopo qualche ora, iniziano a perdere un po’ di magia. Se avanzano (cosa improbabile), conservatele in un contenitore chiuso, ma non più di un giorno.

SEO (per chi ha bisogno di scuse per rifarle)

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Buona frittura e ricordate: le calorie non contano se nessuno vi vede mangiarle.

Daniela

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